Preview! The Scooterists by Andy Hylton
Se negli ultimi giorni avete navigato nei Social, e siete iscritti a qualche gruppo di scooteristi Britannici, avrete di sicuro notato questo trailer o letto di qualcuno che ha partecipato o che aspetta impazientemente l’uscita di questo film documentario “The Scooterists by Andy Hylton“.
Come al solito Scooterismo ha un occhio di riguardo verso la Gran Bretagna e per coinvolgere alcuni dei nostri lettori nell’ambizioso progetto di Crownfunding, abbiamo aggiunto la pagina che vi permette di donare quello che volete per collaborare alla riuscita del progetto:
Voglio innanzitutto ringraziare Andy Hylton, il regista, per la succosa intervista che ci ha concesso con entusiasmo e dedizione, come usa tra scooteristi, una famiglia senza confini! Vi lascio adesso con le domande e le risposte su “The Scooterists by Andy Hylton”
Scooterismo: Cominciando dalle basi: chi è Andy Hylton? Eri già coinvolto nella “Scena”?
Andy: sono nato nella assolata Scarborough, che molti ritengono essere la casa spirituale degli Scooterboys. Cresciuto durante il Revival Mod e la nascita della scena scooterista a cavallo tra gli anni 70 e gli anni 80. Ricordo perfettamente, anche se avevo appena 10 anni, che la mia città veniva letteralmente presa d’assalto da scooter di tutti i tipi! E che sia mio fratello che mia sorella, più grandi di me e all’epoca Punk, vennero picchiati dai Mods! Come spesso succedeva a quei tempi. Nel 1981 Scarborough venne invasa da 10mila Scooteristi e ci furono scontri per tutto il weekend! Purtroppo quei tempi sono andati, ma molte storie di questo tipo valgono la pena di essere raccontate!
Qualche amico divenne uno scooterista e uno di loro sembrava il sosia di Jimmy Cooper di Quadrophenia. Io frequentavo di più la scena delle Auto e la mia prima macchina fu’ una funky Ford Capri del 74. Successivamente entrai nel mondo delle VW, sia maggiolini che camper, seguendo una strada simile per tanti aspetti, ma differente, da quella scooterista. Intorno ai 20 anni, fondammo un VW Club, i Thunderbugs, che per molti versi ricordava, per aneddoti e spirito, uno scooterclub. Sono tutt’ora incuriosito da macchine inconsuete. Pensa che una volta sono passato da un auto gigantesca come la Ford Zephr del 1964 ad una piccola scatola per sardine come la Fiat 126!
A: Ho sempre guidato moto, trike e scooter, ma non ho mai preso la patente e non ho mai avuto uno scooter. Il mio lavoro di Videomaker nel mondo della musica mi ha portato a viaggiare in giro per il Mondo: Cuba, Messico, Spagna, Miami. Ovunque io vada trovo sempre tempo per un giro in sella!!
L’ultima volta che sono salito in Lambretta, come passeggero, ho fatto un bel salto! Lo scooter ha colpito un grosso sasso in curva e noi siamo stati sbalzati fuori strada proprio dentro un cespuglio pieno zeppo di spine!! Una volta smaltita la paura non abbiamo più smesso di ridere!
Ad essere sincero, appena ho cominciato le riprese di “The Scooterists by Andy Hylton” ho subito la contratto la “Scooterite” o, come la chiama mia figlia: la crisi di mezz’età; e vorrei comprare il mio primo scooter nonostante i miei 50 anni! Devo dire che, abitando nella zona Sud di Londra, dove è fortissimo il fenomeno delle Scooter Gang, sono scettico sulla durata del mio scooter, visto che non ho garage, prima che venga rubato!! Per questo penso di optare per una Vespa PX 125 tendente al Rat!!
SC: modello e stile preferito (Chopper, Cutdown, Rat, Originali etc)?
A: C’è qualcosa di molto sexy nelle Lambrette, comprese le vecchie e sinuose LD, soprattutto se vissute! Dovessi scegliere sarei in difficoltà, mi piacciono molto anche gli scooter insoliti come la Vespa Numero 4156. Di sicuro, di tutte, apprezzo il design! Sono anche incuriosito da tutti gli stili ma, se dovessi scegliere, andrei di sicuro sui mezzi conservati, con 50 anni di graffi, botte e un pizzico di ruggine.
Amo le Rust-O-Ration. Non sono un grande fan di verniciature spaziali, aerografie, accessori e cromature. Smontaggio completo, una bella pulita e via andare, recuperando il più possibile i pezzi originali! Sarà stato il mio il mio amore per i maggiolini VW Cal Look o per i modelli anni 50 con il lunotto ovale separato ad influenzarmi!! Non disprezzo neanche le street racer ad essere sinceri!!
A: per quello che ho potuto vivere, la scena mi sembra un ottimo misto tra quelli che ci sono sempre stati e un folto nugolo di cavalli di ritorno, rientrati in gioco una volta risolti i problemi della vita. C’è da dire che la stessa Gran Bretagna e cambiata molto negli ultimi 15 anni! Come dicevi nella domanda, il Britpop è vero, è stato l’ultimo movimento, ma un po’ troppo commerciale in verità. Con la sua musica e la sua estetica, ma molto legato ai canoni degli anni 60, alla scena Rave e al fenomeno dei Casuals degli 80’s. La moderna scena Grime e quella Drill stanno ribollendo nelle strade, spesso con scooter al seguito, quindi attenzione! Anzi, sarebbe un ottima storia per un documentario…
SC: spezziamo una lancia a favore dello scooterismo, dicendo che, nonostante tutto, la fiamma è ancora viva, probabilmente con un altro spirito rispetto all’era d’oro, con nuovi scooter e nuovi prodotti che vengono sfornati alla velocità della luce. Come possiamo migliorare e al contempo mantenere quasi segreto questo fenomeno?
A: Lo scooterismo è ancora ben nascosto ed è per questo motivo che ho deciso di fare un documentario. quando sono al pub con i miei amici scooteristi e sento i loro racconti, mi sembra di essere ancora negli anni 80. Lo spirito di coloro che erano Scooterboys è ancora vivo!
Ho sempre confrontato la scena dei maggiolini VW con quella scooterista. I maggioloni di adesso sono dei “plasticoni”, anche brutti esteticamente. Cosi come uno scooter moderno non può essere confrontato a quelli d’epoca, anche perchè probabilmente sono SOLO dei semplici mezzi di trasporto. Mentre gli scooter d’epoca possono essere molto altro. Sono lo specchio dei gusti e dello stile del suo proprietario. Amo la definizione “Keep the Faith”, presa direttamente dalla scena Northern Soul. Significa rispetta e credi nelle tue radici. Le cose vecchie sono fighe. Come i vecchi dischi, i vecchi giocattoli, i vecchi mobili, le vecchie auto ed i vecchi scooter.
Quando vedi i nuovi scooter Scomadi e Royal Alloy ai raduni, molti puristi pensano: “che Schifo! Quelli non sono scooter come la Vespa e la Lambretta!” Magari non pensano che lo scooterista che li guida vuole continuare a frequentare la scena, ascoltare e ballare buona musica e viaggiare! Senza frequenti rotture! Per molti il viaggio è molto più importante del marchio di scooter che cavalcano!
Per concludere, molti amano i vecchi scooter ma non possiamo escludere i nuovi, soprattutto con l’incalzanti divieti che molte città stanno attuando come misure contro l’inquinamento! Probabilmente tra 50 anni tutti gireranno con scooter elettrici e le Scomadi saranno considerate dei classici!!
Da quando Lambretta e Vespa sono diventate molto costose, molti ragazzi della Working Class non possono più permettersi gli scooter come negli anni 80! Per questo motivo in molti preferiscono orientarsi, pagando comodamente a rate, verso i nuovi scooter!
La crescita esponenziale dei social media ha addomesticato molto gli adolescenti. Quando eravamo piccoli noi, dovevamo uscire fuori ed incontrarci con gli altri. In fondo questo è lo scooterismo! Non stare davanti ad uno schermo “spippolando” su smartphone o computer!
A: La scintilla è scattata mentre ero insieme ad alcuni amici dello Scarborough Castle Coasters per girare un video per Paul Heaton (Beatiful South & Housemartins). Uno dei ragazzi, di nome Kevin, mi disse che sarebbe stato figo filmare il Raduno di Pasqua a Scarborough (siamo nel 2017) per farne un DVD da vendere. E’ cominciato tutto da li. Dopo quel weekend decisi che era necessario filmare la storia dall’inizio, facendone un film/documentario!
SC: Perchè The Scooterists by Andy Hylton ? E per chi è pensato questo film?
A: Il film è fatto interamente da scooteristi. E’ più un tributo alla scena che un documentario! Mentre pensavo al titolo già pensavo a qualcosa che andasse dritto al punto e senza fronzoli. Non sono un grande fan dei pacchetti costruiti a tavolino. Spero che il film serva come infarinatura per coloro che non hanno idea di cosa sia la scena scooterista, ma non abbastanza da spiegarla completamente.Penso che ci siano molti elementi che solo chi è nella “Scena” può capire. Abbiamo voluto mantenere un profilo appositamente di nicchia. Scarborough alla fine degli anni 70 e nella prima metà degli anni 80 era la Mecca degli Scooterboys. SCOOTERBOYS sarebbe stato un ottimo titolo ma non si sarebbe adattato a coloro che ancora si sentono Mods e avrebbe alienato le Scootergirls. Per questo abbiamo scelto il titolo più neutro. Spero che questo film piaccia a tutti coloro che hanno uno scooter ma che allo stesso tempo riesca a spiegare la storia e le usanze che tengono tutte queste scene diverse legate insieme! Più dedicato al pilota che al mezzo.
SC: Dove è stato girato The Scooterists by Andy Hylton? Da chi è composto il tuo Staff? E la migliore location per le riprese fino a questo punto?
A: The Scooterists verrà filmato in giro per tutto il Regno Unito e spero anche in giro per l’Europa. Ho fatto un viaggio spettacolare a Kalkar questo inverno (c’eravamo anche noi! NdR.) per lo Scooterist Meltdown. Sono stato invitato da Marcus Broix degli Spirit of 84 Scooterists. Ho seguito Sticky e gli Speed Demons SC nel viaggio in nave da Hull a Rotterdam e dho quindi guidato fino a Wunderland filmando dalla macchina mentre un altro ragazzo, Tom, ha fatto delle riprese on the road con la sua Gopro. E’ stato fantastico ed ho avuto modo di incontrare tanti nuovi amici e grandi personaggi! Sicuramente ci tornerò il prossimo anno!
Girare in ogni parte del Regno Unito, facendo emergere tutte le differenze regionali è stato molto importante. Avere storie e personaggi molto particolari aiuta molto a coinvolgere il pubblico. Abbiamo trattato molti temi: amicizia, salute mentale, la “scena” e chiaramente la musica!
A: Abbiamo filmato quasi tutto con una videocamera digitale Sony FS7 4K, delle piccole a 7 antiriflesso e delle GoPro. Vorrei usare, soprattutto per le interviste, una ARRI Alexa. Amo usare diversi tipi di lenti ed obbiettivi e anche delle apposite lenti Anamorfiche.Le lenti Cooke Primes danno una sensazione differente rispetto alle moderne lenti. Vorrei cambiare i settaggi in base al personaggio da intervistare. L’idea è quella di usare anche supporti diversi come delle vecchie Super8 per dare un tocco “del Periodo”. In un video musicale che ho diretto, Yolanda Be Cool – We no speak americano, tra l’altro una Hit dance di qualche anno fa (2010), volli dare un impronta stile film di Buster Keaton, scegliendo una telecamera a mano 35mm invece che qualcosa di digitale con un semplice filtro applicato. Questa soluzione permise al video di avere quel tocco in più, inarrivabile dalla tecnologia digitale. Ci serviamo spesso anche di droni e giunti cardanici, ma questo è quello che fanno quasi tutti, mi piace usare anche soluzioni più esotiche. Sul set a Bridlington, un nostro cameraman, Tony Swindell, ha usato dei rollerblades per poter seguire uno scooterista, attaccandosi alla sua Vespa. Una soluzione atipica, ma che ha permesso di ottenere delle riprese molto particolari sulla ruota e sul pilota, come potete vedere dal trailer.
In genere, usando delle ottime lenti, inquadrature decise e una ottima luce, difficilmente si sbaglia. Spesso mi piace dare quel tocco cinematografico anche se si tratta di un documentario come The Scooterists by Andy Hylton. Questa soluzione permette di avere un buon mix tra naturalezza e finzione. Anche gli oggetti sembrano prendere vita, rendendo il tutto più coinvolgente.
A: dovremmo finire per Giugno 2020 e vorrei organizzare la premiere in un piccolo cinema indipendente a Scarborough. I ticket saranno disponibili solo per chi ha sottoscritto il Pacchetto ” the Number Ones” su Kickstarter. Che include anche il Blu Ray ed altri premi. Sbrigatevi perchè il pacchetto è quasi esaurito.
Ho scelto Kickstarter per mantenere la produzione più indipendente possibile. Sarebbe stato più semplice andare da un produttore che però avrebbe avuto voce in capitolo sulle scelte, perdendo di autenticità. Avere l’aiuto dagli scooteristi è sicuramente più importante. Come dicevo poche righe indietro, mantenere l’autenticità di questo prodotto è fondamentale.
Per la prima volta, in The Scooterists by Andy Hylton, i maggiori esperti di scooter al mondo saranno raccolti sotto un unico tetto: Sticky (Scooterboys: The Lost Tribe), Andy Gillard (ScooterNova), Iggy Grainger (Scooter Lab UK), Dean Orton (Rimini Lambretta Centre), Stuart Lanning (Lambretta Museum), Steve Foster (VFM), Mark Brough (Time Trouble and Money), Norrie Kerr (storico pilota e preparatore di Vespe da corsa), Ron Moss (storico corridore e preparatore Lambretta), Martin Dixon (Scootermania), Ray Kemp (A.F. Rayspeed) e Darren Scott (BSSO Lambretta racing team D.S.C.). Sono molto fortunato ad aver radunato questi personaggi, ma se non riesco a raggiungere il traguardo Kickstarter non avrò i fondi necessari per intervistarli tutti, per questo ho bisogno che la scena scooterista ci supporti il più possibile!
SC: in quale altro posto sarà possibile vedere The Scooterists by Andy Hylton?
A: Renderò possibile la visione del film a tutti coloro che doneranno, siano 10£ o 100£. Non ho creato questo film solo per vederlo su Internet, ma per sentire dire agli scooteristi “ehi, ho dato una mano per realizzarlo!”. Per poter vedere il proprio nome nei crediti o apparire nel film stesso! Immaginatevi rivedervi tra 10 anni su The Scooterists by Andy Hylton. Mica male!
Per questi motivi, renderò il film un oggetto da collezione, non visibile su youtube o altre piattaforme. Specialmente se vorrete acquistare il pacchetto da collezione con la confezione del bluray in metallo. Direi un bel modo per vendere il film in preordine!
A: Assolutamente, il film trasuda pericolo, eccitazione e passione. Il trailer da un idea del ritmo e dell’energia, proprio quello che cerca Sky o Netflix. Interamente ripreso in 4K, che significa che gli scooteristi non hanno mai visto il loro mondo ripreso in maniera così nitida! Spero che la mia esperienza come regista combinata con la colonna sonora dia al film quel tocco in più. Un prodotto perfetto e pensato per il grande schermo e il Dolby surround.
The Scooterists by Andy Hylton è perfetto anche per i film festival. Organizzerò delle proiezioni in cinema indipendenti in giro per l’Europa per creare un po’ di Hype. Se dovesse prendere piede potrebbe accendere la scintilla in qualche giovane, così come fece Quadrophenia nel 1979. Magari non in larga scala come il Mod Revival, ma sono certo che in tanti sperano in qualcosa di nuovo/vecchio da prendere d’assalto. A Novembre 2019 si festeggeranno i primi 40 anni di Quadrophenia, sarà quindi terreno fertile anche per il nostro documentario e la sua promozione, anche per i più giovani. Sono già stato contattato anche da un cinema a Nizza! Chissà se riuscirò a proiettarlo anche al Festival di Cannes… Volete mettere una bella scooterata lungo La Croisette!
Partecipare con la raccolta fondi potrebbe essere l’ultima possibilità per poter fermare il tempo, soprattutto adesso che la scena sta perdendo molte delle sue voci storiche. Lo scooterismo fonda le sue basi sui racconti, passati di voce in voce e diventati mitici. Con questo documentario abbiamo l’occasione di renderli immortali!
Se sei uno Scooterista, questa è la TUA storia. Ho bisogno di voi, di tutto coloro che hanno trasformato lo Scooter nel proprio stile di vita. Voglio solo accendere la videocamera e riprendere le vostre storie e cosa ispira la vostra passione.