The Split #11 – Lambretta Supertune
Sapete che esistono i cosiddetti “Dealer Special” come le Lambretta Supertune o le AF S-Type o le Vespa 180ss Hurricane? Ci fu’ un tempo, durante la prima epoca d’oro dello scooterismo Britannico, ovvero gli anni ’60, dove le Lambretta e le Vespa venivano importate e vendute da diversi rivenditori specializzati. In questo periodo, per darvi un idea della richiesta, la Innocenti produsse addirittura diverse verniciature speciali per il Regno Unito, per venire incontro alle esigenze del giovane pubblico (pensate al Rosa rame policromatico o al Viola policromatico). Spesso questa procedura veniva attuata per aumentare l’appeal del veicolo, spesso dalle tinte molte piatte e noiose. A questo, prima di aggiungere molti altri anneddoti, segnaliamo anche che la Innocenti stessa produsse per l’esportazione anche il modello TV200 (o GT200) per il Regno Unito ed altri posti esotici (come per esempio la Grecia o Israele), praticamente un TV175 S3 (1° versione) con motore 200cc e cambio extra lungo dedicato.
Questo modello è probabilmente il primo ad avere una verniciatura bicolore particolare, con i cosiddetti “Flash Panels”, che ancora oggi rimane LO schema colore più usato su tutti i cofani di tipo SX. L’intuizione della Innocenti fu’ ben presto adottata anche da tantissimi rivenditori ufficiali, e non, Lambretta in tutto il Regno Unito. A partire dall’introduzione della Lambretta 2° Serie con lo speciale allestimento Rallymaster, dotato di parafango “ruotante” e copriclacson Eibar, roadbook, cruscotto con voltimetro e orologio, portanumero anteriore e posteriore pieghevole, faro anteriore supplementare antinebbia giallo sulla parte sinistra dello scudo, sella Pegasus flatbase, ruota di scorta all’interno dello scudo e cambio dedicato (realizzato con prima e seconda tratte dai rapporti delle prime S2 e S3 125cc e terza e quarta marcia LI150), viene introdotta la verniciatura come elemento identificante di un mezzo, nel caso della Rallymaster, base bianca con copriclacson e manubrio rosso con manicotti lucidati, parafango con cresta nera e gli spettacolari cofani verniciati rossi con righe orizzontali nere. Questo è probabilmente il primo scooter offerto dai concessionari ai clienti già personalizzato.
Con il crescente interesse per gli scooter, nascono le prime officine dedicate alla vendita, riparazione ed elaborazione di questi veicoli! Che mettono a disposizione per il cliente veri e propri pacchetti di modifica e personalizzazione del mezzo, come successe anche in Italia con le casse in legno con all’interno tutto il necessario per aumentare le performance inventate dai fratelli Ancillotti per le Lambrette e successivamente da Andrea Pinasco per le Vespa.
I Britannici sono ancora più malati di noi, e nella seconda metà dei 60’s, rivenditori come Arthur Francis (Rayspeed), Eddie Grimstead & Supertune di Ron Moss, cominciano ad offrire scooter NUOVI in vendita già verniciati ed elaborati!
Oltre alle prestazioni viene alterato anche lo schema colore, che nel caso delle Lambretta AF Rayspeed S-Type o nelle Lambretta Supertune diventa iconico ed ancora oggi riprodotto, copiato e rielaborato in tutto il Mondo!!
Gli scooter in questione presentano dettagli unici, come l’adozione di fari supplementari Lucas di profondità e antinebbia, contamiglia o contagiri meccanici Smith di derivazione motociclistica, selle sportive e portapacchi funzionali alle gare di regolarità, velocità o alle Hills Climb sparse per tutta la Terra di Albione! Tanti club storici, ad esempio i Manchester Lyons rimanendo in tema Ron Moss, hanno avuto anche l’onore di correre per svariati anni all’Isola di Man, nel TT riservato agli scooter!
Ogni officina si ingegna creando vere e proprie preparazioni “casalinghe”, quindi cilindri portati a 225cc, teste riprofilate, adozione di carburatori Amal o gli strampalati iniettori meccanici Wal Phillips, marmitte “Clubman” che ogni preparatore modifica secondo i propri standard! Sempre coinvolti nell’infinita ricerca della velocità.
Dopo questa piccola infarinatura sui “Dealer Special”, che approfondiremo con un altro articolo dedicato alla variopinta scena di fine anni ’70 – ’80, oggi per la rubrica The Split, vi mostriamo un esempio di Lambretta Supertune made in Italy! Quindi molto inconsueta per lo stivale, da sempre legato a canoni stilistici rivedibili o nulli in termini di creatività ed estetica, soprattutto per quello che riguarda gli scooter d’epoca, spesso frenati dalle logiche folli ASI o FMI. Da sempre contro alla preservazione di tutti gli aspetti interessanti dello scooterismo, come elaborazione e personalizzazione. Un vero peccato… Vorrei vedere se trovassero una Lambretta S225 elaborata da Ancillotti in persona, magari con cofani tagliati e carburatore Dell’Orto SS30 in bella vista, da ricondizionare secondo gli standard originali!!! Sarebbe tutto da ridere!
La Lambretta Supertune, realizzata su base SX200, è di Manuel, detto Mansell, appassionato scooterista Torinese, con cui abbiamo realizzato una breve intervista che trovate poche righe qua sotto. Per la sua Lambretta è stata mantenuta la verniciatura bicolore Nera con scallop bianchi, prevista dai canoni stilistici di Ron Moss, ma per quello che riguarda il propulsore si è optato per un moderno Mugello 225cc in alluminio e non allo storico Kit in ghisa Avanti TT3 225cc, stesso discorso per la marmitta, una Af Clubman da 42mm, verniciata in arancio ancillotti e non un chiassosa Avanti Ex-Box da 44.45mm, detto questo, il risultato finale è sicuramente accattivante e relativamente nuovo per l’Italia!
Scooterismo: Ciao Manuel! Innanzitutto parlaci un po’ di te… Età? Di dove sei? Club di appartenenza? Come nasce la mania per i ferri vecchi?
Manuel: Ciao, sono Manuel in arte Mansell, ho 44 anni e sono di Brandizzo (TO). E’ una malattia che mi ha attaccato mio padre, grande appassionato anche lui, fin dall’età di 12 anni girando tutte le mostre-scambio del nord Italia.
SC: Raccontaci un pò la storia di questa Lambretta Supertune SX200 Replica. E’ originale? E’ una replica? Che modello è di base?
M: Vidi questa Lambretta esposta nel negozio CasaLambretta di Torino circa 10 anni fa e fu’ amore a prima vista. Finalmente nelle mie mani dopo estenuanti trattative. E’ una replica su base SX200.
SC: Chi ha realizzato il progetto? Quali sono le parti speciali?
M: Alessandro Carella, Cosmoto Torino. Le parti speciali sono la verniciatura, la sella e il motore
SC: Come è stato elaborato il motore? Si è optato per una elaborazione “period perfect” old school o per un kit moderno?
M: L’estetica è puramente Old school ma il kit di base usato per l’elaborazione è un Mugello 225cc
SC: Quali sono le prestazioni?
M: circa 18 cv…
SC: Cosa si prova a pilotare un mezzo così pregiato, sicuramente fuori dal coro e decisamente inusuale per l’Italia, che sembra ancora ferma al palo in termini di Cultura Scooterista (pur avendone dato i natali)?
M: E’ un mezzo che mi è sempre piaciuto quindi son contento di averla.
SC: Conti di aggiungere o sostituire qualcosa a livello di estetica o motore? O la Lambretta è perfetta così?
M: Direi che è perfetta già così, anche se una sella Snetterton non sfigurerebbe, nonostante sia alquanto scomoda.
SC: Altri scooter che possiedi? Ce ne è qualcuno che rimpiangi di non aver acquistato o venduto?
M: Di scooter ne ho avuti molti durante gli anni, ma uno che rimpiango di aver venduto è la Lambretta TV1.
SC: Grazie per il tempo che ci hai dedicato!! Vuoi aggiungere saluti dediche etc?
M: Grazie a voi e saluto tutti gli Scooteristi d’Italia.
Kit Cilindro : TS Mugello 225cc
Carburatore: Dell’Orto PHBH 28mm
Accensione: Elettronica Varitronic 12V – 90W anticipo variabile
Marmitta: Clubman AF Rayspeed con collettore 42mm
Lavorazioni aggiuntive e/o particolari unici: freno anteriore a disco Campagnolo con modifica Reverse Pull”