Vespa Faro Basso Custom.
Quando 6 giorni sono pochi e allora ne aggiungi 1!
Vespa Faro Basso Malossi 210cc
Scooterismo: Ciao Edoardo, innanzitutto grazie per il tempo che ci hai dedicato! Entriamo subito nel vivo della nostra intervista e parlaci un po’ di te e della tua Vespa Faro Basso! Da dove vieni? Qual’è il tuo club di appartenenza? Come ti sei avvicinato alla scena Scooterista?
Edo: ciao a tutti amici di Scooterismo.it, sono Edoardo Regini, vengo da un piccolo paesino della bassa friulana, Barco, nella quale ha sede l’omonimo Vespa club al quale appartengo. Scooterista, o meglio Vespista, lo divento senza volerlo a 16 anni quando al posto della Mito 125 mi arriva una Special 50 con tanto di Fox. Basta poco perché il virus Vespa entri in circolo e mi porti ad acquistare, a soli 17 anni, una Vespa Faro Basso del 1951….
Non solo Vespa ma anche Lambretta. Dopo i primi anni da purista convinto mi sono convertito, negli ultimi anni, al “Cinghialismo”: ho una passione per i mezzi apparentemente originali ma pesantemente elaborati.
SC: Quali sono le imprese, i ricordi e/o gli aneddoti che ti sono rimasti più impressi nella memoria riguardanti raduni, viaggi, eventi etc?
Edo: i tanti i km in sella alle mie Vespa e Lambretta, prevalentemente in solitaria. Il ricordo più vivo? 20 anni , Toscana Umbria Marche, con un semplice PX125 , sacco a pelo e tenda.
SC: sei un Vespista convinto o supporti anche la Lambretta? Hai altri scooter in officina o in cantiere?
Edo: Entrambe. senza alcuna preferenza o corrente modaiola. Dopo la Vespa Faro Basso ho realizzato una Lambra DL 200 cinghializzata con l’aiuto di Fabio & Alan di TV Scooter Garage. Tempo e denaro permettendo il prossimo progetto sarà una TV 175 1° Serie (che già posseggo senza motore) rivisitata con un potente blocco motore Casa Performance SSR265 Scuderia (che spero di riuscire a permettermi prossimamente) con tanto di freno a disco anteriore, portaruota centrale in linea e sella sportiva Giuliari!
SC: Parliamo un pò della tua spettacolare Vespa. Che modello è?
Edo: è una Vespa Faro Basso VN1T del 1955.
SC: Quando e dove hai preso/trovato la tua Vespa? In che condizioni di partenza era lo scooter? Era una base solida o un rottame da ricondizionare totalmente?
Edo: L’ho acquistata circa 8 anni fa’ da un collezionista veneto. Il telaio era sano, ma alla fine invece che restaurarla ho preso tutt’altra strada…
SC: A cosa ti sei inspirato per realizzare questa Bestia? Quali sono le parti speciali del veicolo? Le modifiche sono state realizzate in casa tra amici o ti sei rivolto a professionisti fidati?
Edo: L’idea era di non fare una replica 6 giorni ma bensì realizzate la mia 7 giorni!! Di repliche ce ne sono troppe??. Volevo una Vespa che mi piacesse ma che allo stesso tempo ricevesse gli insulti dei puristi, doveva rompere le scatole insomma… Una volta deciso, è partita l’ impresa, perché così è stata, visto che ho impiegato quasi 6 anni per realizzarla. Sia per un discorso economico sia per trovare le persone giuste alle quali affidare i vari lavori. Io di idee ne ho molte ma dal punto di vista manuale valgo meno di zero.
Per molte delle lavorazioni sulla carrozzeria mi sono rivolto a Simone da Camposanpiero alias MavSP! Lo scudo è stato risagomato, il manubrio accorciato e rinforzato. Per il serbatoio supplementare, visto che ancora non se ne trovavano di già pronti in commercio, ho dovuto acquistare uno stampo. Ho quindi fatto realizzare il serbatoio da un battilastra, non vi dico la difficoltà per reperirlo uno all’altezza!
Nella parte anteriore della mia Vespa Faro Basso, troviamo una forcella con freno a disco, che è stata sapientemente accorciata ed abbinata ad un ammortizzatore Bitubo, che monto anche al posteriore. Il parafango è stato modificato a sua volta per far sì che non toccasse sull’ammortizzatore. E’ stato fatto veramente un gran lavoro, lavorando di fino sulle quote del telaio, mantenendo così la Vespa ben bilanciata. La ciliegina sulla torta, realizzata sempre da Simone “MavSP”, è la presa d’aria sulla pancia lato motore che richiama l’originale laterale.
Per la ciclistica ho optato per cerchi tubeless scomponibili Pinasco da 10″. Riguardo la pompa del freno a disco, ho preferito lasciarla appositamente in vista sul manubrio per dare uno stacco!
Il lavoro di carrozzeria è stato curato dall’amico Lambrettista Claudio.
Per le fasi di montaggio mi sono affidato ad un amico malato di Faro Basso, che non disdegna queste pazzie, Tiziano. Che ha curato in tutto e per tutto, e nei minimi particolari, l’assemblaggio. Sono stati 6 lunghi anni, ed è stato un bagno di sangue economicamente, ma sono riuscito ad ottenere esattamente quello che avevo sognato per la mia Vespa.
SC: E per quello che riguarda il motore? Cosa c’è sotto?
Edo: carter motore PX200. La conversione e l’adattamento sono sempre opera di Simone MavSP che ha tagliato e rinforzato il telaio per poter montare il blocco 200cc. Ho quindi abbinato un kit Malossi 210cc con albero dedicato Mazzucchelli in corsa 57, un collettore lamellare sempre Malossi con carburatore Dell’Orto PHBH 30mm. Frizione rinforzata d’obbligo, marmitta ad espansione GF Project ed accensione elettronica ad anticipo variabile Vespatronic.
SC: Ritieni che la tua Vespa sia perfetta così o il progetto è ancora aperto ed in attesa di qualcosa di nuovo da aggiungere?
Edo: Ho una Vespa Faro Basso che ricorda una 6 giorni, un motore 210cc, freno a disco, affidabilità e prestazioni di una Vespa PX…. Praticamente il massimo!!! Non cambierei assolutamente nulla!
SC: Hai altre chicche per noi? Vuoi salutare, presentare o ringraziare chi ha contribuito al progetto?
Edo: Vi svelo il significato del numero 25! E’ dedicato a mia figlia Camilla che è nata appunto il giorno 25. Lei ne va molto fiera nonostante i soli 7 anni d’età (…e già spera che il papà le presti la Vespa! NdR)!
Infine ringrazio Simone MavSP per tutte le modifiche eseguite a regola d’arte ed il mio caro amico Tiziano che ha lavorato gratuitamente nel suo piccolo garage, senza di lui non l’avrei mai iniziata!
Scheda Tecnica:
- Modello: Vespa Faro Basso VN1T 1955
- Cilindro: Malossi 210cc
- Marmitta: GF Project
- Albero motore: Mazzucchelli C.57
- Carburatore: Dell’Orto PHBH 30mm con filtro in spugna.
- Collettore Lamellare: Malossi
- Frizione: originale rinforzata
- Cambio: PX200 originale
- Carter Motore: PX200 originale
- Accensione: Vespatronic
- Parti speciali: scudo e parafango anteriore risagomati, alloggio motore modificato per blocco 200cc, serbatoio supplementare artigianale.
- Accessori: Cerchi tubeless Pinasco scomponibili, ammortizzatori ant. & post. Bitubo, guaine rosse, pompa freno a disco in bella vista
- Freno a disco: Piaggio PX My