Eicma 2021 – Scooterismo.it presente!
Nonostante il viaggio della speranza condotto per arrivare a destinazione e quindi tornare a casa, circa 12 ore complessive passate in macchina di cui 5.30 nel traffico Milanese, abbiamo avuto il tempo per visitare l’EICMA 2021, preso letteralmente d’assalto per la prevista comparsata di Valentino Rossi!
Sembra ormai che il grande circo delle 2 ruote sia ormai salpato verso rotte sempre più ecologiche ed elettriche. Utilizzando solo le vecchie glorie a benzina per attrarre pubblico dove l’interesse probabilmente sarebbe poco. Molte delle moto e degli scooter esposti, all’interno dei rispettivi padiglioni, hanno infatti sfruttato senza remore il fascino estremo di modelli risalenti all’epoca d’oro del motorismo a 2 ruote! Se Honda mostra i CBR di 30 anni fa, Kawasaki i modelli anni 70 e MV Augusta prova a camuffare, rendendolo estremamente spettacolare e suggestivo tra l’altro, il progetto Lucky Explorer Experience, mostrando 2 moto, assolutamente nella media, sovrastate dall’intera gamma Cagiva Elephant, dominatrice del deserto negli anni 80 e 90 con De Petri, Auriol, Picard e compagnia bella, un motivo ci sarà!?
Si stanno adattando tutti. Se Harley Davidson, per esigenze commerciali, lancia il Pan America per contrastare BMW & viceversa, con la gamma dell’elica che strizza l’occhio alle Electra Glide, un motivo ci sarà? La creatività è forse ai minimi storici. Spesso si confonde con la re-interpretazione o restyling!
EICMA 2021 è un po’ lo specchio dei tempi moderni dove tutto è uniformato alla massa e la moda è assomigliarsi gli uni agli altri, così, come a non voler emergere mai. Piaga che affligge, ahimè, tutto il settore auto e moto odierno, dove una Fiat è identica ad una Citroen, un Alfa ad un Jaguar e così via!
Detto questo, arriviamo all’EICMA 2021 già sapendo che per noi amanti degli scooter d’epoca ci sarebbe stata poca trippa per gatti!
Facciamo base allo stand del Gruppo Bettella, che rappresenta i brand Pinasco & Gori Elaborazioni, e visioniamo con avidità le novità che stanno per essere commercializzate! Nella fattispecie, per Vespa, il nuovo cilindro PINASCO 206cc per motori stile PX 125/150cc , 7 travasi, pistone bi-fascia con segmenti da 1mm, utilizzabile in modalità Piston Ported o Lamellare, con testa ad incasso ed in grado di essere montato senza particolari modifiche al carter motore, a patto di equipaggiare l’albero motore dedicato corsa 60mm e biella 130mm e la marmitta Touring, già vista nel 251cc, in grado di sopperire alla larghezza impressionante della luce di scarico trapeizoidale! Di sicuro presserò il sig. Giorgio Bettella per farmelo spedire!! Questo prodotto sarà disponibile entro poche settimane!!
Altro prodotto interessante è un collettore di aspirazione lamellare al carter, questa volta per modelli Smallframe, sempre per Vespa e sempre Pinasco, con la parte finale disponibile in 3 diametri differenti, per potersi adattare alla maggior parte dei carburatori disponibili sul mercato, che diventano così intercambiabili sostituendo solo la parte finale del collettore!
Per quello che riguarda la controparte Lambretta, ho avuto occasione di toccare con mano il nuovo kit GORI ELABORAZIONI per Lambretta 125/150/175 in Alluminio Nikasil. 5 travasi piston ported. Pistone esotico mono fascia 65mm, circa 190cc, con segmento da L da 1mm, testa ad incasso completamente rivista, utilizzata anche negli storici kit in ghisa 175 e 200cc con pistone 3 fasce, questa soluzione permette di adottare albero standard 58x107mm o 60x107mm senza battere ciglio. Con l’adozione di quest’ultimo la cilindrata sale appena i 200cc. Ne parleremo in un articolo a parte, visto che stiamo per ricevere il kit in questione con marmitta Gori Elaborazioni da 50mm, rivista per correggere le pecche di solidità che affliggevano le ultime versioni e collettore di aspirazione dedicato extra corto, che sembra essere molto promettente da utilizzare anche su altri kit aftermarket!
Polini ha presentato poche novità ma abbastanza interessanti per colmare alcune pecche anche a livello di utilizzo racing. Sto parlando del ceppo porta ganasce posteriori con O-ring al posto della guarnizione in carta e del carter frizione con leva lunga stile Vespa HP con sistema a cremagliera e O-ring sagomato integrato. Due soluzioni intelligenti al servizio del Vespista! Entrambe per Vespa Smallframe.
In aggiunta, una versione rivisitata della storica e stoica Marmitta a Banana, denominata Original!
L’altro colosso delle elaborazioni, Malossi, oltre al magnifico stand, proponeva sotto una elegante teca in vetro tutto il tradizionale catalogo MHR per Vespa Largeframe, poco per le Smallframe, tra cui spiccavano un nuovo cambio 4 rapporti, asse ruota e rapporti primari per Vespa PX.
Per il resto, riguardante i ferri vecchi di Pontedera o Lambrate, il deserto. Fatta eccezione Jasil, che aveva in vetrina una piccola gamma di alberi motore, già in commercio da anni.
A questo punto, preso dalla disperazione, ho girovagato per un po’, fino ad imbattermi in uno scooter senza marce e 4 tempi, che mi ha profondamente colpito. L’Italjet Dragster.
Marchio storico legato al segmento degli scooter e dei “motorini” di piccola cilindrata sin dalla fine degli anni 50. In mano alla famiglia Tartarini, in quel di Castel Guelfo (BO), e dalla matita dell’ingegner Aldo De Giovanni, rinasce come una fenice dalle cenere dei 90’s il Dragster! Puro esercizio di stile.
0 capacità di carico, neanche il casco. Tutto Hi Tech, con le frecce nei paramani del manubrio, la strumentazione nascosta e ridotta al minimo. Il cannotto di sterzo con lo snodo e la forcella monobraccio. Prima vedo la versione standard, che sarà disponibile 125cc o 200cc o elettrica. I motori a benzina 4 tempi da 12.5 a 17.5CV, quest’ultimo in grado di 130kmh.
Poi scorgo nella folla la versione Limited Edition, con la livrea particolare, gli ammortizzatori Ohlins e lo scarico Akrapovic. Quasi ho voglia di prendere la ragazza immagine di peso e lanciarla fuori dal padiglione perchè mi intralcia la visione. Me lo immagino li…. davanti al Luna Park, con il portatarga maranza e un filtrone in spugna, appoggiato sul cavalletto laterale. La Passion del Gigi D’Ag a palla fuori dalle casse del tagadà. Rimango abbagliato da questa bestia fatta di tubo e cose strane che spuntano fuori da tutte le parti. Vado dai ragazzi al banco e gli dico:
“Bravi, finalmente una roba senza senso in mezzo a questi plasticoni tutti uguali!”
Tornerò a vederlo altre 2 volte prima di lasciare l’Eicma 2021.
Sto seriamente pensando di comprarmelo. Chiudo gli occhi e mi immagino il Peru ed il Casa, miei cari amici dai 90’s, che avevano avuto il Formula ed il Dragster 50cc, o Nando, uno di quegli più grandi, con la sua Disco Trance ed il suo Dragster 180cc 2T, Arancione e Blu, parcheggiato fuori dal vecchio Distributore API di Dani.
Non sono solo pezzi di ferro e plastica.
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