RMS Master Classic 2024 – Spettacolo!
Devo essere sincero, sin dallo scorso anno, l’evento creato dalla RMS mi aveva incuriosito, pur essendo impossibilitato a partecipare. Per l’ RMS Master Classic 2024, mi è stato chiesto di fare ancora di più! Non solo di partecipare, ma addirittura di presentare l’intero evento del 21 Luglio!
Per il contest principale del RMS Master Classic 2024, presento ogni singolo scooter, esaltando i segni distintivi, i pregi ed i difetti, coadiuvato da una giuria di eccezione composta da:
- Dario Gentile – Vespa Mania
- Alessandro Pozzi – Officina del Vespista
- Michele Barbirati – CEO Liqui Moly
- Stefano Bono – Italian Scooter Challenge
Sin dalle prime battute, il cerchio dei favoriti si restringe a 5/6 veicoli per ciascuna categoria, che balzano subito all’occhio per la qualità complessiva delle realizzazioni. Ci sono Vespa Faro Basso “Vacanze Romane”, Struzzo, VBA, uno stuolo di PX e Smallframe. Pochissime le largeframe GTR, Sprint, Sprint Veloce, Rally, GL e similari presenti. Sia originali che in salsa custom. Per i moped si distingue un bel Garelli Vip4 rosso con cerchi oro, dei Piaggio Ciao provenienti dai tardi anni 60, primi anni 70, splendidamente conservati o restaurati in ogni vite e bullone. Immancabili anche i SI ed i Bravo. Sono veramente pochi i tempi morti, dove trovo il tempo di intervistare i membri della giuria su svariati argomenti, dalla passione intriseca per gli scooter d’epoca alle esperienze lavorative. Tenendo sempre sul pezzo anche il pubblico, estremamente curioso e ricettivo.
La pausa pranzo arriva e abbiamo già svelato circa 3/4 degli scooter. Ci sono banchi di streetfood selezionati che offrono a scelta hamburgher o pesce, patatine, birre e gelati. Insomma per tutti i gusti. Anche in questo ambito ottima l’organizzazione da parte di RMS.
Il pomeriggio riparte di slancio con le presentazioni degli ultimi “motorini” rimasti nelle categorie Vespa Soft Tuning e Moped Soft Tuning. La valutazione è molto semplice: da 1 a 5 punti. La qualità delle creazioni è discretamente alta, probabilmente per i Nostri canoni un pò piatta. Tante soluzioni tecniche, soprattutto le più funzionali, sono adottate su gran parte delle Vespa, rendendo un pò monotematico il concetto di Soft Tuning. Anche molte delle verniciature sono tecnicamente ineccepibili, sia nella preparazione che nella stesura, ma il ventaglio dei colori proposti rimane sempre ristretto. Come vi anticipavo, le 4/5 Vespa che escono dal seminato si daranno battaglia fino alla fine.
Arriva il momento delle premiazioni, aiutato da Francesca nella consegna dei premi! Nella categoria Vespa Stock, lo stormo delle “vecchiette”, composto dalle Faro Basso e dalla 125 U del 1953, vince tutto. Sicuramente la concorrenza composta dagli svariati PX e PE restaurati non poteva tenere il passo con le meravigliose creazioni dell’ingegno italiano anni 50 e 60.
Nel comparto Moped Stock, la spuntano:
- 3° posto Garelli Vip 4 Restaurato
- 2° Ciao Blu Restaurato
- 1° posto il Ciao Verde mela conservato!
Segnalo che il Garelli ed il Ciao Verde mela sono entrambi di Carlo Pensabene, autentico mattatore della kermesse, vincitore anche nella categoria Vespa stock … Si porta a casa ben 2500€ di ricambi RMS! Niente male!
Per la categoria Vespa Soft Tuning è stata molto più dura. Un doppio spareggio è stato necessario per assegnare sia il 3° posto che il gradino più alto del podio! La comunicazione del vincitore è avvenuta facendo aggirare furbescamente la Nostra valetta tra gli scooter per poi farla sedere sullo scooter vincente! Non sono mancate le polemiche, sopratutto a caldo! Immancabili quando si scontrano restauratori o preparatori di livello assoluto come Gabriele Schianchi, Clava Racing Team e Davide Aresi, Vespalab.
Ci tengo a spezzare una lancia a favore dei giudici, anche io avrei composto lo stesso, medesimo podio! Le 2 Vespa proposte erano veramente incredibili sia come motore che come estetica, ma estremamente agli antipodi. La Vespa Freccia Verde di Davide Aresi, pulita, composta, ordinata, assemblata da panico e piena zeppa di dettagli. Verniciatura TOP e dettagli anodizzati Viola a “pipa di Cocco”.
Quella di Gabriele, la PK XXL … Beh, mostruosa in tutti i sensi e già apparsa nella puntata numero 30 di The Split. Unica come estetica, realizzata da Scabarocchio e quasi come motorizzazione, ovvero un BFA 300cc da oltre 50CV con impianto al NOS funzionante. Anch’essa zeppa di componenti HI-Tech da perdere la testa.
Possiamo contestare che la categoria era Soft Tuning, e nella PK di Soft c’era poco… Ma la competizione, quand’è sana come in questo caso, può avvicinare altri pazzi a questo tipo di eventi!! Magari inserendo una categoria EXTREME!!
3° Posto assoluto per il Pisano Dario Breschi, che oltre alla premiata Vespa Super dalla spettacolare patina “Rat” realizzata con cura dal tempo e dalla salsedine, condita da svariate soluzioni hi tech interessanti, si presenza anche con una PK, “Street Sleeper”, dalla curiosa livrea Rosa Roberta, motorizzato PX!!! Probabilmente dettaglio sfuggito ai più…
Molto più semplice la categoria Moped Soft Tuning, visti i pochi iscritti! La spunta un Ciao PX con kit Polini d’antan raffreddato a liquido e con dettagli strettamente 80’s proposto dai ragazzi del neonato ma attivissimo Moped Club Como, quindi alla piazza d’onore il Bravo “di famiglia” di Mara, unica quota rosa in gara, salvato dall’oblio e rimesso in strada con l’aiuto del suo ragazzo, che tra l’altro è arrivato in finale nella categoria Vespa Tuning con la sua Vespa Grigio Nardò Audi! Sul gradino più basso del podio quindi un altro Ciao PX celeste e sopravvissuto alle impennate davanti ai Luna Park negli anni ’90, soprannominato “Frederik” con parti su misura realizzate in acciao lucidato
Complimenti Ragazzi e grazie dell’oppurtunità!! Mi sono proprio divertito!!
Born Free. Ride Free.
Testo: Gegio Degli Innocenti
Foto: RMS