The Split #36 – Vespa Red Bull M200
Mai stato indifferente alla qualità. Anzi. Questa Vespa Red Bull, motorizzata con un bel motorozzo birbante come il Quattrini M200, mi è stata presentata ancora work in progress, incompleta, dai ragazzi del Racing Team SM. Già si intuiva che il risultato sarebbe stato clamoroso. Se la preparazione viene fatta con una qualità così elevata, difficilmente il progetto concluso avrebbe potuto essere scadente. Un rapido scambio di messaggi sullo smartphone è sufficiente per annettere questa meravigliosa Vespa alla 1° edizione dell’Iron Kings International al Distretto Ruote Piccole di Verona.

I preparatori Michael & Ivan mi promettono che la Vespa Red Bull sarebbe stata pronta al 100% per fare bella mostra di se davanti all’immenso pubblico del MBE 2025. E così è stato.
Di scooter e ape con questa livrea dedicata all’energy drink più famoso del pianeta ne abbiamo visti in tutte le salse. Ma in questo caso non stiamo parlando di un semplice kit di adesivi o di una verniciatura mantenendo la carrozzeria come mamma Piaggio l’ha fatta. Qui siamo andati oltre. L’utilizzo diffuso di materiali Hi-Tech come il carbonio e l’aggiunta certosina di modifiche al telaio per rendere il più possibile armoniosa e sportiva la Vespa sono autentici tocchi di classe. Non è semplice mantenere un equilibrio ed è molto più facile lasciarsi prendere la mano e scadere nella pesantezza nelle piccole smallframe made in Pontedera. Non è il caso di questa Vespa Red Bull.
Ispirata alla F1 Red Bull di Max Verstappen in tutto e per tutto, questa Vespa subisce svariate modifiche e moulding al telaio. Eliminati tutti i fori superflui, vengono realizzati un fanale posteriore con gobbino, un copri clacson stile PK ed un pratico bauletto nell’interno scudo che contiene, pensate un pò, una centralina Arduino programmata per gestire parte dell’impianto elettrico ed la luce di stop posteriore che lampeggia come nelle F1, tutto senza i minimi segni di giunzione. La targa, non presente nelle foto, trova alloggio nell’apposito recesso realizzato sul telaio. Tutti accorgimenti degni della galleria del vento.
Il carbonio, oltre che trovare utilizzo nel porta oggetti, viene largamente impiegato anche come “fondo piatto” sotto la pedana, nella cuffia cilindro e nel coprivolano e nelle protezioni per il carter motore. Per dare risalto al pregiato materiale, vengono installate sullo scooter strisce e fanali di servizio a LED. Nonostante il massivo impiego di fili elettrici, il cablaggio è invisibile ovunque, proprio come su una macchina da F1.

Il lavoro di carrozzeria è immane. La superficie dal vivo risulta essere impeccabile e liscia come uno specchio. Al tatto è impossibile percepire imperfezioni. Il nero profondo metalizzato, scelto come colore di base, risulta azzeccato e permette alle grafiche di spiccare, senza risultare noiose o pesanti. Questa Vespa Red Bull sarebbe a proprio agio all’interno del Paddock ufficiale della Scuderia di F1…
Altre modifiche salienti che riguardano ancora la carrozzeria sono l’impiego di un tubolare di rinforzo centrale, posto tra il puntale della sella ed il cannotto di sterzo, customizzato con il logo Racing Team S.M. retroilluminato, il manubrio adattato per l’impiego del devioluci Hitech stile Motogadget e del computer di bordo multifunzione, che prende il posto del canonico contakm quadrato della Vespa 50 Special. Per il fanale anteriore viene evitato il mercato aftermarket, anch’esso è realizzato su misura impiegando carbonio e faretti LED.
A prima vista risulta invisibile ma per agevolare le operazioni di messa a punto, è stato realizzato uno sportellino di servizio apribile per raggiungere facilmente il carburatore Dell’Orto VHSB 34mm. Accorgimento che evita di smontare la sella e permette l’impiego di un serbatoio maggiorato dotato di tappo Aeronautico.
Anche il comparto della ciclistica viene stravolto. Immancabile l’impiego di una forcella di derivazione ZIP SP completa con freno a disco anteriore. Biscotto, ammortizzatore anteriore, pinza e disco sono pregiati Stage6. Tubo aeronautico in treccia di raccordo fino alla pompa freno idraulica, saldamente ancorata al manubrio con attacchi su misura, azionata grazie all’impiego di una leva racing con snodo e regolazioni dell’angolatura. Al posteriore un SIP totalmente regolabile in precarico, molleggio e compressione. Immancabili i pneumatici a mescola super morbida e dal disegno semi-slick Mitas MC35s.

Sicuramente uno dei punti di forza della Vespa Red Bull è il propulsore. Il Racing Team S.M. punta al bersaglio grosso e la scelta cade su un kit cilindro Quattrini M200, montato su carter dedicati ancora Quattrini. L’utilizzo di questo particolare motore “Big Bore” richiede alcune lavorazioni particolari al telaio, motivo per cui viene abbandonato l’utilizzo dello sportellino! Carburatore un corposo Dell’Orto VHSB 34mm, nascosto dietro il vano di servizio artigianale per un facile accesso. La trasmissione è affidata ad un cambio a 4 rapporti con 3° e 4° marcati DRT. Primaria ancora DRT con campana 69z e pignone 25z con frizione VMC over 40. Come marmitta la scelta cade su una vistosa e panciuta Egig Cobra S, opportunatamente modificata per il montaggio con l’M200.
Per il comparto accensione la scelta è caduta sulla ormai famosa ed affidabile SIP ad anticipo variabile, mappa race, versione per impianti elettrici in corrente continua.

Roberto, il proprietario, è estremamente felice del risultato finale, e come dargli torto! Una Vespa dai dettagli ricchissimi, che hanno richiesto decine e decine di ore di lavoro per essere portati a termine dal Racing Team S.M.! Impossibile non essere calamitati alla scoperta dei più nascosti. Una vera show bike pronta ad impennare anche nelle strade di tutti i giorni!
Si classifica 3° assoluta con merito all’Iron Kings International al Distretto Ruote Piccole al MBE 2025!
Servizio fotografico spaziale a cura di Dabio – Dario Peluso, che ringrazio!